martedì 20 novembre 2012

Rockol.it: Sulla strada


Viviamo giorni strani, giorni che stanno ormai diventando anni e che ricorderemo per la dolorosa perdita di Lucio Dalla, il rispettabile abbandono artistico di Ivano Fossati, il forzato prendi e lascia di Vasco Rossi (..). Per fortuna, però, in questo scenario sconfortante qualche pilastro resta e dignitosamente resiste. Francesco De Gregori è tra questi.
Il tempo non sembra averlo preso di mira e si presenta in gran spolvero all’interno delle nove tracce che compongono “Sulla strada”, suo nuovo disco di inediti che segue di quattro anni il precedente “Per brevità chiamato artista”.
L’ispirazione è chiara: galeotto fu il libro “On the road”, manifesto della beat generation scritto da Jack Kerouac, che il Principe ha letto solo di recente, a 55 anni dalla sua pubblicazione. Così nasce anche la title track, chiamata a rappresentare il disco come singolo di lancio, anticipazione energica che sceglie il folk-rock a ritmare l’esperienza del viaggio.
Ma “Sulla strada” è solo la copertina di questo lavoro ricco di altre suggestioni: innamoramento, ironia, vita quotidiana e velata malinconia sono il mood di una narrazione realistica e sognante.
Nove capitoli, nove racconti brevi, altrettanti colori musicali in un assortimento sonoro che varia con fluidità dal folk-rock (“Sulla strada”, “La guerra”) ai ritmi latineggianti (“Omero al Cantagiro”, “Ragazza del ‘95”), passando per il rebetiko di “Belle époque”, fino al valzer lento che sostiene la bella “Showtime”.
Il tutto per la sempre riconoscibile produzione di Guido Guglielminetti, bassista e fedele capo banda dalle ottime intuizioni. Ma i meriti vanno condivisi anche con Malika Ayane, che ha prestato il suono della sua (seconda)voce ad accompagnamento di “Omero al Cantagiro” e “Ragazza del ‘95”, e soprattutto con Nicola Piovani, che ha scritto e diretto gli archi di “Guarda che non sono io”, aggiungendo bello al bello.
(..) Gli archi di Piovani, poi, fanno il resto.
[SULLA STRADA: di Paola De Simone, rockol.it]