Questa poi...
Ignazio La Russa immagina un nuovo partito di centrodestra che si chiami ”Viva l’Italia”.
Tralasciamo pure considerazioni di ordine politico, come l’alleanza con la Lega, e di opportunità, come fregarsi De Gregori in omaggio all’imperante sincretismo.
Mettiamo in secondo piano perfino le battute di sott’ordine, che quando uno come Ignazio pronuncia la parola “Viva” sorgerebbero limpide e spontanee come le interviste di Sabina Began al direttore di Chi.
Limitiamoci allora a dire che urgente sarebbe un ddl di due righe che vieti tassativamente ai partiti di inserire la parola Italia nel proprio nome o simbolo. Una pessima abitudine inaugurata da un tizio appena 20 anni fa, e che pretendendo di rappresentare l’intero Paese lo ha invece diviso come mai era stato prima.
Dimenticatevela, l’Italia. Per favore. Che magari, così, forse cominciate ad occuparvene.
[http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2011/10/01/litalia-da-dimenticare/]
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lunedì 3 ottobre 2011
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