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mercoledì 10 ottobre 2012
domenica 16 settembre 2012
domenica 2 settembre 2012
Sulla strada (De Gregori)
Probabilmente deve essere strada, la vita lavorata
per il tempo ed il denaro e la casa costruita
come un ponte su una cascata
un ponte su una cascata
e quel che vedi dai finestrini di questa macchina usata
è difficile capire cosa è ma deve essere strada
E se quindi deve essere strada ci deve stare chi ci cammina
tre chilometri di passeggiata e poche case sulla collina
e deve esserci acqua che
per il tempo ed il denaro e la casa costruita
come un ponte su una cascata
un ponte su una cascata
e quel che vedi dai finestrini di questa macchina usata
è difficile capire cosa è ma deve essere strada
E se quindi deve essere strada ci deve stare chi ci cammina
tre chilometri di passeggiata e poche case sulla collina
e deve esserci acqua che
piove, ci deve essere acqua che piove
per il fiume che porta al mare in fondo a questa vallata
e da qui non si vede granchè ma deve essere strada
E tu che parlavi una lingua da tempo dimenticata,
dove è che l'avevo sentita, quand'è che l'avevo imparata
la tua voce era alta e incredibile, oltre il suono della cascata
ed un cielo di zucchero nero e di carta stellata,
prometteva esperienza e mistero per tutta la strada
E c'era un porta segreta, un'uscita mascherata
sotto gli occhi di un leone di pietra e di una vergine chiacchierata
venuti dalla notte dei tempi o da una pagina patinata
e c'era pianto e stridor di denti ma poi la porta fu spalancata
e finalmente la bando passò a ripulire la strada
e finalmente la bando passò a ripulire la strada
Probabilmente deve essere strada, anche la vita consacrata
al tuo corpo e alle tue mani e alla curva complicata
che rasenta l'innocenza e l'abisso e la cascata,
che conosce l'invenzione prima ancora che sia inventata
e che conosce la canzone, conosce la strada
e che conosce la canzone, conosce la strada.
per il fiume che porta al mare in fondo a questa vallata
e da qui non si vede granchè ma deve essere strada
E tu che parlavi una lingua da tempo dimenticata,
dove è che l'avevo sentita, quand'è che l'avevo imparata
la tua voce era alta e incredibile, oltre il suono della cascata
ed un cielo di zucchero nero e di carta stellata,
prometteva esperienza e mistero per tutta la strada
E c'era un porta segreta, un'uscita mascherata
sotto gli occhi di un leone di pietra e di una vergine chiacchierata
venuti dalla notte dei tempi o da una pagina patinata
e c'era pianto e stridor di denti ma poi la porta fu spalancata
e finalmente la bando passò a ripulire la strada
e finalmente la bando passò a ripulire la strada
Probabilmente deve essere strada, anche la vita consacrata
al tuo corpo e alle tue mani e alla curva complicata
che rasenta l'innocenza e l'abisso e la cascata,
che conosce l'invenzione prima ancora che sia inventata
e che conosce la canzone, conosce la strada
e che conosce la canzone, conosce la strada.
martedì 17 luglio 2012
A settembre ... TITANIC
Quattordici minuti!!!
Following months of rumors, Bob Dylan has formally announced his 35th studio album. According to the legendary musician’s website, Tempest was produced by Jack Frost, spans 10 tracks, and will be released by Columbia Records on September 11th. The release coincides with the 50th anniversary of Dylan’s eponymous debut album.
(.. )
Of the tracks included, one reportedly spans 14 minutes and is about the Titanic, while another clocks in at nine minutes.
(..)
Tempest Tracklist:
01. Duquesne Whistle
02. Soon After Midnight
03. Narrow Way
04. Long and Wasted Years
05. Pay In Blood
06. Scarlet Town
07. Early Roman Kings
08. Tin Angel
09. Tempest
10. Roll On John
[da http://consequenceofsound.net/2012/07/bob-dylan-announces-new-album-tempest/ ]
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